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"Amo la conoscenza ed è per questo che ho cercato di morderne la mela studiando la filosofia "siate affamati, siate folli", disse Steve Jobs agli studenti. Con questo saggio abbiamo selezionato opere di artisti contemporanei che hanno voluto mordere questa mela. L'uomo nasce dalla terra e alla terra torna; l'albero con i suoi frutti ne è il più antico simbolo. L'uomo contemporaneo attraversa il muro del tempo, oltre il tempo, in ogni direzione, in questo manifesta il proprio essere metafisico. Nel suo atto del comprendere l'uomo è sempre "mano che afferra" e che poi consuma tristezza è costretta a lasciar andare e così la saporita mela viene abbandoanta alla putredine. Il mondo marcisce e rinasce. Qualcuno vede il peccato ab origine nel liquido amniotico che feconda il cosmo e apre cicli di ordinato disordine. Qualcun altro vede l'uomo come eterno legno storto che insegue un amore che non raggiunge mai a pieno. "Vorrei essere quel che ero" quando il volto respirava pace e armonia prima del peccato. Le opere d'arte si dimenticano e poi tornano come i Bronzi di Riace. L'artista crea nuovi giardini, come un funambolo, nel precario equilibrio della libertà."